Bonsai and Suiseki Show in Langenthal
My shohin display
Qualification for the European New Talent
A 3rd place worth much more as just a placement
Bonsai chatting in European language
Bonsai und Suiseki Ausstellung in Langenthal
Lo scorso fine settimana ho partecipato alla mia prima mostra bonsai come espositore, come volontaria e come tradutrice, ma cosa piu’ importante di tutte pero’ ho partecipato alle selezioni per il New Talent alla mostra Svizzera Bonsai e Suiseki di Langenthal. Come al solito in un esposizione il cui svolgimento è limitato ai soli tre giorni del fine settimana, non importa quale tipo di esposizione sia, le ore passano cosi velocemente che il tempo di accogliere gli amici ticinese il venerdì e già era giunta l’ora di salutarli la domenica ……. il tempo è implacabile.
La mia composizione shohin
Ho portato in mostra una composizione shohin con un pinus parviflora in cascata e una zelkova, forse niente di speciale per il publico, ma per me è stata una grande emozione vedere le mie piante esposte accanto a capolavori provenienti da tutta la Svizzera. La qualità delle piante in mostra era molto alta, come confermato dai molti visitatori e l’organizzazione poi è stata impeccabile. La location era davvero azzeccata, il padiglione facilmente raggiungibile e perfetto per un esposizione bonsai con luce naturale proveniente dall’alto. Anche se faceva molto caldo di fuori, all’interno della sala il clima era piacevole e cio’ ha sicuramente contribuito ad avere una grande affluenza di publico.
Qualifica per il New Talent Europeo
Purtroppo non ho avuto il tempo per godermi appieno la mostra , ero troppo occupata a creare un bonsai per il contest del New Talent assieme ad altri 5 concorrenti, valevole come qualifica per il New Talent Europeo. All’inizio ero molto nervosa poi mi sono tornate alla mente tutte le esperienze vissute in questi ultimi 12 mesi, i workshop’s da Nicola, il Summer Bonsai Festival a Fai della Paganella, il mese da studente bonsai trascorso in Giappone e tutto d’un tratto mi sono sentita sicura di me ed in pace sapendo che gli altri concorrenti non avevano vissuto queste esperienze. Ho dato il massimo presentando una pianta diversa dalle altre, provando a filare ogni ramo alla perfezione (e su questo continuero’ a far pratica ) , per raggiungere un risultato pulito e gradevole . Dopo 4 ore di lavoro ho finito il mio alberello, ero contenta dell’esecuzione anche se per sapere come i giudici avrebbero valutato il mio lavoro, avrei dovuto aspettare la cena di gala quella stessa sera.
Un terzo posto che vale tantissimo
Ed e’ stato proprio quella sera che ho vissuto la vera emozione della mostra, quando il mio nome e’ stato chiamato per ritirare il terzo premio…ero quindi sul podio !!!! Sono mega felice per il mio piazzamento, un’importante riconoscimento che mi rende fiera del percorso ed ai sacrifici fatti quest’ anno. Un anno veramente inteso e pieno di bonsai, se pensate che solo nell’aprile 2013 ho conosciuto Nicola, persona che ha condizionato molto la mia voglia di fare e di vedere il bonsai.
La cosa più sorprendente però, non è stata tanto la classifica quanto l’approvazione del sensei ed il suo compiacimento per il buon lavoro svolto, ma e’ stata ancor piu’ una sorpresa sentire da Hartmut Münchebach, full member della Sakka e giudice della manifestazione, che tra i 6 alberi lavorati, il mio era quello con più potenziale per diventare un grande albero, con la maggior chance di sopravvivenza e che se lui avesse dovuto scegliere un albero da portarsi a casa, avrebbe scelto il mio! Quest’affermazione ha più valore per me che mille primi posti.
Ad essere sincera sono ancora sorpresa della qualità del mio lavoro ma allo stesso tempo felice perchè è la conferma che la strada che ho scelto è per me la giusta via. Alla cena di gala mi sono congratulata con il vincitore, un giovano appassionato che segue il suo maestro da più di due anni e sono veramente molto contenta per lui e convinta che difenderà eccellente i colori rosso crociati al New Talent Europeo.
Chiaccherare di bonsai in lingua Europea
La domenica , superate le forti emozioni, ho avuto tempo di chiacchierare con Hartmut e Nicola, tradurre dall’italiano al tedesco e viceversa. Certo che è faticoso tradurre quasi simultaneamente per più ore una conversazione del genere, ma chi ha avuto la possibilità di creare un dialogo tra due maestri bonsai di questo calibro? Non ci sono compromessi, si traduce, non importa come possa essere stancante! Rivedrò Hartmut a Fiesole in occasione della Sakka-ten il prossimo novembre e non vedo l’ora di chiacchierare ancora con lui e tradurre al pubblico, se necessario.
Questa mostra è stato un’esperienza indimenticabile. Quando decisi di partecipare a questa manifestazione avere uno strano sentimento, visto che mi sono cosi innamorata della Sakka con tutti i suoi soci, ero scettica di poter provare le stesse sensazioni a riguardo dei club Svizzeri. Avrei potuto amare la VSB allo stesso modo come la Sakka? Beh, no, non mi sono innamorata dell’associazione svizzera, e non amo la formula competitiva di queste mostre. Questo non vuol dire pero che non parteciperò’ piu ad un evento del genere, vuol solo dire che il mio obbiettivo rimane quello di portare uno dei miei alberi ad un evento della Sakkka, un giorno nel futuro.